E’ oramai stato detto e ridetto come un viaggio a piedi o in bicicletta sia a tutti gli effetti un’esperienza d’incontro. I luoghi che attraverseremo rimarranno tali; e se muteranno, sarà un cambiamento non cosi sostanziale perché certi borghi fanno parte di un patrimonio culturale oramai assodato. Sono invece le persone che incontreremo che, di volta in volta, possono cambiare e rendere sempre più speciale il nostro viaggio.
Durante la prima mappatura del progetto Sa.Be.R. di persone che ci hanno aperto le porte di casa loro, che ci hanno offerto prodotti della loro terra, acqua calda e un tetto dove ristorarci per la notte, ne abbiamo incontrate parecchie, che citarne solo alcune sarebbe fare un torto.
Di certo possiamo dire che l’accoglienza che le persone lungo il cammino di San Benedetto hanno riservato ad un progetto europeo di accessibilità degli itinerari è stata senza dubbio pro-positiva. Paesi che hanno visto il lento migrare delle proprie popolazioni verso le metropoli, hanno ben accolto il progetto in un’ottica di ripopolamento delle loro aree per ritrovare quel turismo di un tempo. Poi se i nostri itinerari si rivolgono ad una fetta di mercato più grande, ancora meglio. Il mondo cambia, e la mentalità delle persone con lui.